Da meno di una settimana circola la voce che l'Asilo Occupato
di via Alessandria 12 sia sotto sgombero. Può essere che siano solo
voci, ma quello che sappiamo è che lo stabile è stato assegnato
all'associazione Fratia (associazione di promozione culturale italia Romania), dall'assessore alle "politiche per l'integrazione" Ilda Curti, in seguito ad una interpellanza proposta da Antonello Angeleri, dell'UDC, non considerando quello che c'è all'interno.
E questo non ci piace per due motivi. Il primo è che ci disgusta una
guerra tra poveri, perchè i romeni, come del resto persone di qualunque
nazionalità, sono passati dall'Asilo squat e siamo con loro in strada e per il quartiere. Alcuni vengono ogni tanto a cena il martedì a casa da noi. Già…
… e qui arriviamo al secondo punto. L'Asilo Squat è un posto storico oramai. Occupato nel gennaio 1995, da quasi 13 anni continua a proporre iniziative.
La cena del martedì, benefit per gli inguaiati dalla legge, i benefit
per radio Blackout (105.250 Fm), gli incontri No Tav, sulle nocività,
gli incontri antipsichiatrici, le serate bellavita, lo spazio
distribuzioni, la zona internet, e la palestra accessibili a tutti gli
amici che passano constantemente da qui, a fare due chiacchiere, a
mangiare qualcosa, a ritrovarci.
Oltre allo spazio per vivere per gli occupanti e le loro famiglie.
Isola felice in una torino trasformata, dopo una epidemia di sgomberi e
repressione, volta a sopprimere il dissenso e i luoghi di aggregazione,
per cercare di indirizzarci tutti in posti mercificati e controllati,
sorridendo ad ogni sopruso e reprimendo la rabbia che abbiamo dentro.
Questa volta siamo noi ad essere nel mirino, la storia di queste quattro mura.
Naturalmente non ci va, rimarremo qui, ed invitiamo tutti gli amici a passare da noi.
Continuiamo e non ci fermiamo, incominciando dalla cena di martedì 2 ottobre, in cui vi racconteremo meglio la situazione.
Torino, sabato 29 settembre 2007
Gli Occupanti dell'Asilo Squat, Via Alessandria, 12.