Palaspreco, l’impresa fa causa

Porta Palazzo, Palafuksas inaccessibile e il costruttore vuole più soldi

 

A Palazzo Civico minimizzano: «Succede abbastanza spesso che l’impresa
appaltatrice faccia causa al Comune – spiega il vicedirettore generale
Giambattista Quirico -, è un modo per mettersi al riparo da eventuali
nostre rivalse o magari guadagnarci di più, veda lei…».

Sarà.
Ma bisogna dire che al povero Palafuksas (o forse sarebbe meglio dire
al povero contribuente torinese) capitano proprio tutte. Non bastava,
infatti, che fosse pronto già dal 2005, orfano però della destinazione
d’uso – e sia già costato la bellezza di 8 milioni di euro. Ieri il
Comune ha reso noto il seguente tris di belle notizie: A) ci vorranno
ancora 2 milioni di euro e un nuovo appalto per completare la
struttura, B) ci andrà ancora più di un anno, si parla della fine del
2008 se non l’inizio del 2009, per vedere riapprodare i commercianti
del mercato dell’abbigliamento nello scrigno firmato Fuksas, C) il CER,
«Consorzio Emiliano Romagnolo» (fatturato annuo, 600 milioni di euro e
5000 addetti) che ha realizzato tutti i lavori per l’importo di
7.888.026 euro, in realtà ne pretende 13 «perchè negli anni le materie
prime sono aumentate di prezzo e ci sono state alcune variazioni del
progetto in corso», e quindi ha fatto causa al Comune per i mancanti
cinque.

Ma se quest’ultima novità non preoccupa né l’assessore
al Commercio Alessandro Altamura, né il vicesindaco Tom Dealessandri né
Giambattista Quirico, preoccupa non poco i torinesi – e i commercianti
di Porta Palazzo che ieri sono scesi in piazza contro spaccio e
delinquenza non hanno mancato di ricordarlo – il fatto che quel
magnifico palazzo in acciaio e vetro resterà un Ufo disabitato (calato
dall’alto nel mercato più grande, più vivo e più bello d’Europa) ancora
per un anno abbondante. «Siamo ben consci della situazione – chiarisce
l’assessore Altamura che ha ricevuto dalle mani dell’assessore
precedente, Elda Tessore, la patata bollente quando ormai si era fuori
tempo massimo – ma il ritardo davvero imbarazzante con cui ci
ritroveremo a consegnare l’opera è dovuto al fatto che là dentro per
mesi si è discusso se portarci i commercianti o il Museo del
Cioccolato». Aggiunge: «Ora però il dado è tratto: i 32 commercianti,
sfrattati nel 1996 stanno per firmare la convenzione che li riporterà a
Porta Palazzo e fra qualche settimana la delibera arriverà in giunta».
La responsabile della cordata di negozianti ora traslocati nell’area
davanti ad Auchan, Ofelia Marino conferma: «Siamo finalmente tutti
d’accordo e firmeremo la convenzione: alla fine del 2008 saremo di
nuovo tutti lì, e vedrete che boutique…».

Il risultato,
anche se non piacerà all’architetto Fuksas, che, d’accordo con Tessore,
voleva una destinazione più «alta» e versatile della sua creatura, non
esalta neppure l’assessore alle Finanze Passoni che dovrà mettere a
bilancio per il 2008 altri 2 milioni per la «spugna» Palafuksas (c’è
già un’interpellanza di An in merito): «Bisogna adeguare la struttura
alla destinazione commerciale – spiega Quirico -, per ora eravamo fermi
ad una versione grezza, buona per tutti gli usi». Spesa pesante a
parte, il degrado chi lo fermerà? Tutti sanno che una struttura
inutilizzata prima o poi dà qualche problema: «La utilizzeremo,
tranquilli -, rassicura il vicesindaco Dealessandri -, nel 2008 ci
organizzeremo parte delle mostre di Torino Design, poi finalmente, lo
inaugureremo».

fonte la busiarda.it

Ok, questo obbrobrio sta a due passi dall'asilo. Avete letto quanto viene a costare per il comune. Ma non importa.

Quello che conta è sgomberare gli sporchi squatter! Non pensare a tutti gli edifici che le olimpiaidi ci han lasciato sul groppone e di cui non si sa più che farne. 

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