Squatter e Romeni, scontro sugli spazi

Nuovo articolo sulla Busiarda in relazione alla questione "Asilo Occupato" 66947787.pdf

Ricordiamo allo scribacchino prezzolato da Giulio Anselmi che la "signora" Ilda Curti ha già confermato che via Alessandria dudes può essere una possibile destinazione dell'associazione Fratia e che ci si sta muovendo per far si che tutto avvenga senza problemi.

Questo è quel che dice lei.  

Chissà se sarà così.

"Senza problemi"

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In città così sicure…noi difendiamo gli spazi liberati

fonte infoaut.org 

Da un po’ di giorni il comune di Torino ha individuato lo stabile occupato dall’Asilo squat
come possibile sede di un’associazione di immigrati rumeni. Grazie alla
“disinteressata sollecitazione” del centro destra, di colpo il comune
si è trovato a voler donare una sede ad un’associazione, capofila di
altre, che ha bisogno di uno spazio in città per le proprie attività.
Non vogliamo entrare nel merito delle attività dell’associazione come è
stato fatto, certo è che fa strano vedere tal impegno da parte
dell’amministrazione a trovare una sede ad un’associazione di immigrati
e ad individuarla nello stabile dove vive una casa occupata. Fa strano,
perché non abbiamo visto lo stesso impegno quando mesi fa alcuni
rifugiati del Darfour, ridotti a fame, dormivano al Valentino. Non
l’abbiamo proprio vista e solo la mobilitazione degli immigrati stessi,
dei centri sociali e di alcune associazioni hanno obbligato il comune a
dare un tetto a chi era fuggito da guerre e morte.
Oggi invece il comune si scopre “accogliente”, e si sta impegnando a
trovare una sede ad un’associazione che ne ha bisogno. Fin qui nulla da
dire se questo avvenisse sempre e non solo per chi magari rappresenta
voti alle prossime elezioni e che magari ha organizzato il capodanno in
piazza l’anno scorso con il sindaco sul palco.
Non ci sarebbe nulla da dire se, guarda caso, l’unico stabile
individuato è una casa occupata, che vive da più di una decina d’anni.
Non diremmo nulla se non fosse che il comune da tempo si è devoto alla
speculazione edilizia vendendo i propri stabili alle banche e ai soliti
palazzinari che delle città stanno diventando proprietari, padroni e
sfruttattatori.
Non diremmo niente in altri casi, ma qui qualcosa da dire lo abbiamo.
Leggiamo in questa strategia un modo democratico di sgomberare una casa
occupata, opponendogli forme di accoglienza sociale necessaria;
inclusione e solidarietà che puzzano tanto di farsa.
Conosciamo bene la nostra città e sappiamo quanti stabili dimessi
esistono.Sappiamo quanto valgono a livello elettorale gli immigrati che
ne hanno diritto, e conosciamo i modi che i politici hanno per
arruffianarseli.
Sappiamo altrettanto bene che nelle città securitarie, non c’è spazio
per centri sociali e case occupate. Figurarsi, non c’è spazio per chi
non ha una casa, per chi non ha un lavoro, per chi fa fatica a vivere
nei paletti di questa società, perché diverso o solo perché non
italiano.
Sappiamo che in questo modo Chiamparino risolve due problemi in una volta sola, utilizzando questa vicenda.
Noi non ci stiamo, da sempre difendiamo gli spazi sociali, anche se
diversi dai nostri, con altre prerogative, con le giuste differenze, ma
noi li difendiamo, e con l’Asilo siamo solidali e non lasceremo che
venga sgomberato.
Nelle città, i centri sociali e le case occupate rappresentano forme di
antagonismo, di conflitto, di anti-istituzionalità o semplicemente di
alternatività, che vanno difesi, valorizzati e rilanciati. Anche se
fosse solo il difendere il diritto ad abitare gli spazi sarebbe di per
se, in metropoli messe a valore a tal punto, giusto e praticabile.

Solidarietà all’Asilo Squat
Difendiamo gli spazi di libertà nelle metropoli.

Csoa Askatasuna e Murazzi

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Recupero e nuova destinazione ex asilo Principe di Napoli: soddisfatta l’Udc

Le realtà abitative legate al mondo dei centri sociali torinesi
potrebbero nel futuro della nostra città assumere volti nuovi, tutti
facenti parte della legalità. E’ il caso della nuova destinazione che
avrà l’ex asilo Principe di Napoli, sito in via Alessandria, che entro
il prossimo autunno sarà restituito all’intera città, dopo essere stato
per anni occupato dai centri sociali. Siamo soddisfatti che l’ex asilo
possa presto diventare sede di un’associazione culturale che fa capo
alla comunità rumena, che, tra quelle straniere, risulta la più
numerosa a Torino e sul territorio nazionale.

Ad assicurare la nuova destinazione dell’ex asilo è stata l’assessore
alle Politiche Sociali, Ilda Curti, nel corso del Consiglio comunale
del 24 settembre scorso, in risposta a un’interpellanza presentata dal
gruppo Udc, in cui domandavamo quale destino avesse avuto la richiesta
di utilizzazione di tali locali, avanzata lo scorso maggio
dall’associazione culturale che si occupa del reinserimento di
cittadini rumeni abitanti a Torino.

Siamo contenti del risultato raggiunto e ringraziamo l’assessore per
l’impegno da lei assunto in Sala Rossa a favore della conclusione delle
pratiche necessarie per l’assegnazione dell’ex asilo a un’associazione
impegnata nel sociale. Questa ha, d’altronde, presentato un progetto di
recupero dei locali particolarmente meritorio in quanto, a fronte della
concessione, si fa completamente carico delle spese di ristrutturazione
dell’ex asilo, rinnovando una struttura che viene restituita alla
cittadinanza torinese e del cui miglioramento beneficerà l’intero
quartiere.

La Circoscrizione stessa si è, infatti, da parte sua dichiarata
completamente favorevole al progetto di recupero, che avrà inizio
nell’immediato autunno.

Inoltre l’iniziativa da parte dell’associazione culturale rumena
rappresenta proprio la dimostrazione dell’alto grado di integrazione
presente sul territorio cittadino tra la comunità rumena e quella
torinese. I cittadini del quartiere che si sviluppa intorno a via
Alessandria non potranno non essere contenti del nuovo ruolo che l’ex
asilo verrà a assumere, nell’ambito di una totale legalità, oggi ancora
mancante.

Il capogruppo
Antonello Angeleri

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L’asilo non si tocca!

fonte www.informa-azione.info

L'Asilo Squat
di via Alessandria 12, occupato dal 1995, è sotto sgombero: a decidere
di porre fine ad un'esperienza che dura da quasi 13 anni una banda
internazionale di loschi figuri che annovera tra i suoi componenti più
in vista l'assessore alle politiche d'integrazione Ilda Curti, il
capogruppo UDC Antonio Angeleri e la presidentessa dell'associazione
italo-rumena Fratia, Aurelia Mirita.
Il piano sembra ben studiato: prendi un'associazione che operi nel
campo dell'integrazione, magari quella in cui ha lavorato il tuo
convivente (Marco Sorrentino, compagno di Ilda Curti), assicurale una
sede gratuita al posto di una casa occupata e guadagnerai un sacco di
consensi come amministratore “sensibile ai problemi delle minoranze” e
al tempo stesso “restauratore della legalità”, il sogno bagnato di
tutti i politici di sinistra. Un affare del genere è troppo ghiotto per
non essere diviso, il capogruppo UDC Angeleri ne vuole una fetta e
muove un'interpelanza in comune per concludere al più presto “il
problema Asilo Occupato”. A questo punto la partita sembra già chiusa,
l'assessore Ilda Curti promette di risolvere la questione entro
l'autunno, addirittura entro fine ottobre: ma non è nel nostro stile
lasciare che politicanti e intrallazzoni di turno concludano
impunenemente i loro affari a nostre spese. Siamo andati a dirlo
all'assessore Ilda Curti, ad Aurelia Mirita di Fratia, l'abbiamo detto
al quartiere che ci ha espresso la sua solidarietà, continueremo a
ripeterlo a tutta la città. Dimostreremo a questi signori, che
considerano questa faccenda solo una tappa delle loro carriere e noi
che occupiamo solo un piccolo intralcio ai loro disegni, che l'Asilo
non è a loro disposizione e che 13 anni di storia non si cancellano
così facilmente.
L'Asilo c'è ed è pronto a difendere la propria esistenza.

Asilo Occupato, via Alessandria

Rimanete sintonizzati su Radio Black Out, 105.250, per seguire gli aggiornamenti sulla situazione e sulle iniziative.
Info in rete su: www. tuttosquat.net, www. informa-azione.org

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Gli squatter assediano il comune

Gli Squatter assediano il comune. Fonte Torino Cronica Qui  pdf

Articolo apparso dopo il giro in comune a ricordare a Chiamparino e ai suoi amichetti che l'Asilo c'è. 

 

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Ilda Curti Bugiarda e Finta

fonte informa-azione.info

La risposta all'interpellanza di Antonello Angeleri e Federica Scandeberech sull'utilizzo di Via Alessandria 12, dove da 13 anni vive l'Asilo Squat.

E' la trascrizione di un video che potete trovare sul sito del comune di Torino

trascrizione
RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA – CONSIGLIO COMUNALE 24 SETTEMBRE 2007

Ass Curti
Nel corso della primavera di quest’anno (2007) ci sono state numerose
occasioni di incontro con alcune associazioni, in particolare
italo-rumene, che hanno manifestato un interesse ad intervenire per
recuperare degli spazi a fini sociali e ricreativi all’interno del
territorio dell’area di Porta Palazzo Aurora. Insieme alla
Circoscrizione 7, all’assessorato al Patrimonio e ovviamente alle
associazioni si sono fatte alcune ipotesi, si sono definiti alcuni
requisiti di massima di interesse da parte dell’amministrazione e di
bisogno anche di spazi da parte di queste associazioni.
Il 9 luglio è stata ricevuta una richiesta formale di concessione
dell’ex asilo di via alessandria da parte di un’associazione capofila,
in particolare l’associazione Fratia, in partenariato con altre, con
numerose altre associazioni sia italiane sia rumene, che si impegna a
provvedere al ripristino e alla messa a norma della struttura secondo
modalità da definire con l’amministrazione, a garantire l’uso sociale e
condiviso con il territorio e con l’associazionismo del territorio, a
non richiedere contributi all’amministrazione per la ristrutturazione e
a realizzare il progetto in accordo con le indicazioni
dell’amministrazione.
In questa fase – quindi è stata ricevuta il 9 luglio la richiesta
formale – è in corso un’istruttoria tecnica e patrimoniale, in
particolare da parte degli uffici del Patrimonio, che dovrebbe
concludersi entro l’autunno, generalmente sono cauta ma ritengo che tra
fine settembre e ottobre si riesca a definire esattamente quali possano
essere le modalità di concessione.
lla domanda “che cosa ritiene l’amministrazione” quindi posso dire che
l’amministrazione condivide il progetto presentato, ritiene che possa
contribuire a infrastrutturare spazi di socializzazione e di incontro a
beneficio di tutto il territorio e di tutte le associazioni italiane e
straniere che a Porta Palazzo operano da anni e lamentano un’oggettiva
carenza di spazi, cioè in quell’area è vero che ci sono moltiss.. ehm
pochissimi spazi di proprietà pubblica che non siano già
funzionalizzati e utilizzati da altre attività. E quindi noi siamo
impegnati a valutare anche tecnicamente e nel più breve tempo possibile
la fattibilità dell’iniziativa.
Ne esprimiamo un giudizio positivo, abbiamo verificato il consenso
anche della circoscrizione, che ci sembrava importante coinvolgere in
questa fase, e riteniamo che l’iter sia un iter a questo punto
esclusivamente di tipo procedurale.

Angeleri
Ringrazio l’assessore e devo dire nonostante le telefonate che ho
ricevuto dopo aver fatto quest’interpellanza ritengo di essere contento
di averla discussa in quest’aula, perché abbiamo avuto una certezza. Io
non mi sarei mai sognato di fare un’interpellanza all’assessore Curti
se non fossi stato come dire sollecitato da queste associazioni che
giustamente dopo aver presentato.. qua c’è un problema sulle date,
l’assessore dice il 9 luglio probabilmente c’è un problema di
protocollo su quello dovremmo verificare il protocollo del comune
perché la lettera che so essere la stessa è datata mi pare maggio, non
si capisce, va beh, però va bene, detto questo..
Mi sembrava quindi corretto avere una risposta. Oggi l’assessore mi ha
dato risposta ed ha come dire dato nella sua risposta in realtà ne ha
date due: la prima è quella che condivide che un’associazione che sta
procedendo ad un duro lavoro di integrazione della grande famiglia
rumena in questa città, che sappiamo conti complessivamente circa
70.000 residenti, allora l’assessore.. l’amministrazione ha scelto di
dire benissimo, questa realtà.. che ha fatto una scelta che non penso
tante associazioni facciamo, perché quando ci dice ristrutturiamo noi,
quando ci dice utilizziamo questa struttura per un uso sociale
condiviso, ma quando ci dice soprattutto noi utilizziamo questa
struttura e non richiederemo per questo contributi al comune.. ne
trovassimo tante assessore, ce ne fossero tante di associazioni di
questo tipo visto che mi sembra che in questa realtà come penso in
tante realtà italiane le associazioni di solito richiedono aiuti
all’ente pubblico.
E allora visto che la risposta è stata questa io condivido ma aggiungo
anche un’altra cosa: quando lei mi dice che vuole fare in fretta e
quindi nel mese di ottobre chiudere questa partita mi dà anche un’altra
risposta. Perché lei sa che in questo momento in quella struttura c’è
una realtà che non è legalmente.. non ha una legalità nello stare
all’interno di quel locale. Parliamo di un centro sociale.. io non
voglio cacciare nessuno però in questa città bisogna essere chiari:
bisogna e si deve avere un rispetto innanzitutto della legalità. Allora
la legalità è che ci sono delle regole, delle regole per cui si fanno
le richieste, si fanno le richieste e a queste richieste si dà una
risposta per quanto è nelle nostre competenze.
In questo caso l’assessore l’ha data e torno a ripetere in realtà l’ha
data duplice per cui noi ci riteniamo soddisfatti se verranno
rispettate le cose che ha detto in questa sede e rimarremo ancora più
soddisfatti, compresi i cittadini che abitano in quella zona quando
vedranno ristrutturata quella struttura e adibita ad un uso che le è
proprio e le è più consono, in mano immagino a questa realtà
associazionistica perché non si parla di un’unica associazione, che fa
un servizio per noi estremamente importante di integrazione della
popolazione rumena nella nostra città.

[N.d.a.r. Per la cronaca, dopo esser uscita questa replica all'interpellanza di Angeleri e Scandereminchia siamo andati a trovare l'Ilda Curti, che ci ha rassicurato (del resto è un infame politico no?) sulla situazione, raccondandoci di come ci avrebbe fatto sapere.
Ma di rimanere tranquilli.

A quante leggiamo in questo articolo a quanto pare non è così.

Bugiarda. Schifosa Bugiarda.]

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Asilo Squat sotto Sgombero | Occupo, Ergo Sum

fonte www.informa-azione.info

L'Asilo Occupato Principe di Napoli è a rischio di sgombero a causa dell'associazione Fratia (fratellanza in rumeno) Italia-Romania che, decisa ad ampliare la propria sede di C.so Giulio Cesare 29bis, ha adocchiato la nostra casa.
L'Associazione ha inoltrato da tempo all'assessore per le politiche di integrazione Ilda Curti la richiesta di assegnazione dell'edificio, ben consapevole che lo stabile non è un edificio vuoto e inutilizzato, ma una casa occupata viva e pulsante da 13 anni, abitata da molte persone, tra cui una famiglia. A questo punto entrano in gioco i consiglieri comunali dell'UDC Antonello Angeleri e Federica Scanderebech, che, attraverso un'interpellanza, sollecitano Ilda Curti a valutare positivamente la richiesta di Fratia. D'altra parte quale migliore occasione per mettere in atto quella politica di "assegnazioni-lampo", sperimentata più volte negli ultimi tempi a Torino e in Italia, che prevede lo sgombero di case occupate (ad esempio Fenix, Alcova e Rosalia) seguita da una rapida assegnazione di questi edifici ad associazioni che offrono "servizi per il cittadino"? (e non a caso, associazioni sempre “amiche” e vicine a chi è al potere..). I politicanti non si lasciano scappare l'occasione di far colpo in previsione delle future elezioni sui cittadini sensibili alla "Torino multietnica", nonchè sulla vasta comunità rumena presente in città, vero serbatoio di voti: del resto gli squatters in tanti anni non si sono mai degnati di collaborare con le istituzioni comunali e, per giunta, non vanno neanche a votare! Comodamente seduti sulle rispettive poltrone, il consigliere e l'assessore attendono l'inizio dello scontro che vede da una parte gli abitanti e i simpatizzanti di tutte le case occupate di Torino e dall'altra l'Associazione Fratia: proprio un bel siparietto, quello che ci vuole per distrarre la cittadinanza mentre si sgonfia il bluff olimpionico (con le casse comunali piene di debiti, speculazioni e devastazioni, faraoniche strutture pubbliche inutilizzate come il Palafuksas in P.zza della Repubblica), e dare da lavorare ai cronisti sempre affamati di notizie torbide su squatters e immigrati.
Giovedì sera abbiamo incontrato nella sede della Circoscrizione 7 l'assessore Ilda Curti (DS), per capire le intenzioni riguardo allo sgombero dell'Asilo Occupato.
All'incontro erano presenti anche il presidente della circoscrizione Piero Ramasso (DS), il vice Giuliano Ramazzotti (Rifondazione Comunista) e Carlo Massucco, il teorico degli sgomberi e della sterilizzazione dell'autogestione (uno dei "compagni" dell'Assessorato alla Gioventù di Torino).
Fuori dalla circoscrizione ci supportavano un centinaio di persone tra individualità, occupanti di case e abitanti del quartiere solidali. Nel corso della discussione (che si può ascoltare integralmente sul sito www.tutto.squat.net ) è emersa chiaramente la precisa volontà politica della giunta comunale di sgomberare l'Asilo Occupato, nonostante i nostri interlocutori si siano guardati bene dal dichiarare esplicitamente tale intento, e abbiano voluto mantenere un velo di ambiguità sulle proprie intenzioni durante tutta la riunione.
Questo disegno però si è mostrato subito, soprattutto tramite le prese di posizione dell'assessore e del presidente della circoscrizione che hanno dichiarato di considerar e le realtà occupate come l'Asilo di fatto disponibili e utilizzabili dal comune in qualsiasi momento tanto quanto un qualsiasi altro stabile vuoto e inutilizzato di proprietà del comune .
In pratica PER QUESTI SIGNORI 13 ANNI DI STORIA E DI VITA NON ESISTONO PERCHE' LA NOSTRA REALTA' NON E' BUROCRATICAMENTE E LEGALMENTE FORMALIZZATA.
Inoltre il presidente Ramasso giustifica un eventuale sgombero dicendo che l'Asilo non ha nessun tipo di rapporto col quartiere, perchè nelle assemblee circoscrizionali non si riferisce di alcuna nostra attività: non pensa però il signor Ramasso che molti abitanti del quartiere potrebbero dire lo stesso di lui e delle sue assemblee a cui non hanno mai assistito.
Durante la riunione è stato anche evidenziato che di spazio da destinare ad associazioni in cerca di sede ce ne sarebbe alle Officine Grandi Motori: 72.000 metri quadrati completamente inutilizzati nel territorio della circoscrizione, peccato che costi troppo renderle agibili visto che le casse comunali dopo le Olimpiadi sono spaventosamente vuote, tanto che il comune sta portando avanti una vera campagna di dismissione o privatizzazione del patrimonio pubblico.
La strategia di questi signori è quella di intimorirci, dicendoci che non ci sono tante alternative e che se loro vogliono possono venirsi a prendere la nostra casa quando desiderano, a meno che non accogliamo le possibilità che loro, da sensibili amministratori di sinistra ci offrono: ci legalizziamo, diventiamo una bella associazione o magari un servizio sociale che tenti di colmare le lacune delle stesse istituzioni che aspettano il momento giusto per sgomberarci.
Ovviamente abbiamo risposto picche a queste “proposte indecenti”, preferiamo lottare e rischiare di perdere la nostra casa che snaturare la sua stessa essenza cedendo a questi compromessi che sanno di ricatto.

Asilo Occupato Principe di Napoli

Scarica il pdf

Leggi il comunicato precedente in italiano, inglese, francese e spagnolo

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Audio incontro circoscrizione – Asilo Occupato

fonte tutto.squat.net

L'audio integrale della riunione avvenuta in Circoscrizione 7, Torino, il 4 ottobre 2007 in cui si è cercato di capire le intenzioni circa lo sgombero dell'AsiloSquat. All'interno della sala 20 di noi, la solita birraglia, il presidente della Circoscrizione Piero Ramasso (DS), l'assessore alle politiche per l'integrazione Ilda Curti (DS), il viceprepresidente della circoscrizione Giuliano Paolo Ramazzotti (Rifondazione Comunista), Carlo Massucco (il teorico degli sgomberi e della sterilizzazione dell'autogestione, uno dei "compagni" tirapiedi dell'Assessorato alla Gioventù di Torino) coautore del documento "Nota sui Centri Sociali, luoghi di aggregazione giovanile e patrimonio immobiliare della città" da noi pubblicato e commentato su: "Un'evacuazione senza sforzo. Il progetto di legalizzazione Falqui". (Torinosquatter – primavera '95) (vedi anche "Stato terrorista") e approfondimenti sul "Opuscolo di sviluppo del manifesto contro la legalizzazione degli spazi occupati": Fuori dalla circoscrizione un centinaio di persone tra occupanti di case, libertari, abitanti del quartiere solidali.

Alcune cose incredibili che ci sono state dette:

1 Noi non esistiamo, né nel quartiere né pare altrove

2 Per provare la nostra esistenza avrebbero voluto sapere che cosa facciamo "per la società"… !!!

3 Richiesta circa le nostre intenzioni di portare avanti una collaborazione con le istituzioni per garantire servizi sociali (come se fossimo noi a dover supplire non solo alle loro mancanze, ma anche agli effetti sciagurati delle loro politiche).

4 Proposta di legalizzazione in cambio della garanzia di non essere sgomberati (cosa che riteniamo fuori discussione)

5 Elenco di alcuni posti abbandonati (quindi esistono pure…), che "costa troppo mettere a posto" dato che…

6 …Chiamparino si sta svendendo la città, e l'Asilo farebbe parte del patrimonio da liquidare (con la privatizzazione del patrimonio pubblico per pagare i vari buchi prodotti dalla stoltezza del loro operare tra cui, guarda a caso, spiccano le passate Olimpiadi Invernali!!!).

 

L'Asilosquat, l'Autogestione e le Pratiche Libertarie NON SI TOCCANO!

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Aggiornamenti dall’asilo – giovedì 5 ottobre 2007

fonte www.informa-azione.info 

Una settantina di solidali ieri si è trovata all'Asilo occupato Principe di Napoli. E' seguito un corteo spontaneo fino alla vicina sede della circoscrizione 7.

Una delegazione è entrata a parlare con Ilda Curti per chiarire che l'Asilo non lo avranno MAI.

Durante la notte sono comparsi i primi manifesti di solidarietà, sui muri del centro di Torino.

Le prossime iniziative decise dall'Asilo sono:

Venerdì 15 ottobre: concerto Hip Hop All'Asilo con gli HCV e Cena bellavita in strada. 

 

Articolo CronacaQui | Audio |
Scarica una copia del manifesto in solidarietà all'asilo.

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Gli Squatter avvisano il comune:

Torino Cronaca, venerdì 5 ottobre

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