Chiude Atrium | Due milioni di visitatori in quattro anni. Padiglioni aperti fino al 9 ottobre


fonte lastampa.it

3/10/2007 (12:8)

Dopo quasi quattro anni, con un
bilancio di quasi 2 milioni di visitatori in 1.363 giorni di
apertura, 1.007 eventi e oltre 100mila pattinatori, Atrium Torino
termina la propria attività. Dal 9 ottobre i padiglioni di
piazza Solferino chiuderanno al pubblico, concludendo così il
proprio compito.

Rimarranno accessibili i punti di
Turismo Torino e Vetrina Torino Cultura (ricollocato quest’ultimo
in Atrium2006, quello più vicino alla Fontana Angelica) per
fornire a turisti e cittadini informazioni sull’attività
culturale e le iniziative del territorio torinese, aperti tutti i
giorni dalle 9 alle 19. Inaugurata il 13 gennaio 2004, presenti il
Cio ed esponenti del Governo, atleti e naturalmente autorità
cittadine, l’innovativa struttura di vetro, legno e acciaio
disegnata da Giugiaro Architettura raccontava le trasformazioni di
Torino e l’avvicinarsi dell’evento Olimpico, nei due padiglioni
AtriumCittà e Atrium2006. La piazza che si è ricavata
tra i due padiglioni è diventato uno spazio frequentato sia
d’inverno, con la pista di pattinaggio, sia d’estate con il
maxischermo per le partite, i concerti, gli spettacoli. Durante le
Olimpiadi, Atrium e l’intera piazza Solferino si sono trasformati
in Sponsor Village, la venue espositiva in cui gli sponsor dei Giochi
si sono presentati al pubblico con un programma quotidiano di
iniziative, eventi, concerti e sport. Sponsor Village è stato
visitato da oltre 400mila persone.

 

 

Atrium. L'inizio delle Olimpiadi, l'inizio della Repressione per tutte le case occupate. Ed ora chiude per rimanre inutilizzato? 

 

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Aggiornamenti Audio dall’Asilo Occupato

fonte indymedia piemonte

Da circa una settimana sembrerebbe che l'Asilo Occupato di via
Alessandria 12 si trovi sotto sgombero: lo stabile dovrebbe essere
assegnato a "Fratia", associazione di promozione culturale
Italia-Romania. La proposta è partita dall'assessore alle politiche per
l'integrazione Ilda Curti, in seguito ad un'interpellanza firmata da
Antonello Angeleri e Federica Scanderebech (entrambi UDC).

Scarica il collegamento audio con alcuni occupanti dell'Asilo: Audio 1 | Audio 2

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Solidarietà all’asilo. Un giro in circoscrizione

fonte www.informa-azione.info

Appuntamento alle 17.30 all'asilo per poi raggiungere la circoscrizione 7 a raccontare di come ci sia qualcuno in via Alessandria 12

A Seguire dalle 19.30 si sposta la cena Bellavita del Barocchio all'Asilo.

Il tutto all'Asilo Principe di Napoli
Via Alessandria dudes
Torino

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Palaspreco, l’impresa fa causa

Porta Palazzo, Palafuksas inaccessibile e il costruttore vuole più soldi

 

A Palazzo Civico minimizzano: «Succede abbastanza spesso che l’impresa
appaltatrice faccia causa al Comune – spiega il vicedirettore generale
Giambattista Quirico -, è un modo per mettersi al riparo da eventuali
nostre rivalse o magari guadagnarci di più, veda lei…».

Sarà.
Ma bisogna dire che al povero Palafuksas (o forse sarebbe meglio dire
al povero contribuente torinese) capitano proprio tutte. Non bastava,
infatti, che fosse pronto già dal 2005, orfano però della destinazione
d’uso – e sia già costato la bellezza di 8 milioni di euro. Ieri il
Comune ha reso noto il seguente tris di belle notizie: A) ci vorranno
ancora 2 milioni di euro e un nuovo appalto per completare la
struttura, B) ci andrà ancora più di un anno, si parla della fine del
2008 se non l’inizio del 2009, per vedere riapprodare i commercianti
del mercato dell’abbigliamento nello scrigno firmato Fuksas, C) il CER,
«Consorzio Emiliano Romagnolo» (fatturato annuo, 600 milioni di euro e
5000 addetti) che ha realizzato tutti i lavori per l’importo di
7.888.026 euro, in realtà ne pretende 13 «perchè negli anni le materie
prime sono aumentate di prezzo e ci sono state alcune variazioni del
progetto in corso», e quindi ha fatto causa al Comune per i mancanti
cinque.

Ma se quest’ultima novità non preoccupa né l’assessore
al Commercio Alessandro Altamura, né il vicesindaco Tom Dealessandri né
Giambattista Quirico, preoccupa non poco i torinesi – e i commercianti
di Porta Palazzo che ieri sono scesi in piazza contro spaccio e
delinquenza non hanno mancato di ricordarlo – il fatto che quel
magnifico palazzo in acciaio e vetro resterà un Ufo disabitato (calato
dall’alto nel mercato più grande, più vivo e più bello d’Europa) ancora
per un anno abbondante. «Siamo ben consci della situazione – chiarisce
l’assessore Altamura che ha ricevuto dalle mani dell’assessore
precedente, Elda Tessore, la patata bollente quando ormai si era fuori
tempo massimo – ma il ritardo davvero imbarazzante con cui ci
ritroveremo a consegnare l’opera è dovuto al fatto che là dentro per
mesi si è discusso se portarci i commercianti o il Museo del
Cioccolato». Aggiunge: «Ora però il dado è tratto: i 32 commercianti,
sfrattati nel 1996 stanno per firmare la convenzione che li riporterà a
Porta Palazzo e fra qualche settimana la delibera arriverà in giunta».
La responsabile della cordata di negozianti ora traslocati nell’area
davanti ad Auchan, Ofelia Marino conferma: «Siamo finalmente tutti
d’accordo e firmeremo la convenzione: alla fine del 2008 saremo di
nuovo tutti lì, e vedrete che boutique…».

Il risultato,
anche se non piacerà all’architetto Fuksas, che, d’accordo con Tessore,
voleva una destinazione più «alta» e versatile della sua creatura, non
esalta neppure l’assessore alle Finanze Passoni che dovrà mettere a
bilancio per il 2008 altri 2 milioni per la «spugna» Palafuksas (c’è
già un’interpellanza di An in merito): «Bisogna adeguare la struttura
alla destinazione commerciale – spiega Quirico -, per ora eravamo fermi
ad una versione grezza, buona per tutti gli usi». Spesa pesante a
parte, il degrado chi lo fermerà? Tutti sanno che una struttura
inutilizzata prima o poi dà qualche problema: «La utilizzeremo,
tranquilli -, rassicura il vicesindaco Dealessandri -, nel 2008 ci
organizzeremo parte delle mostre di Torino Design, poi finalmente, lo
inaugureremo».

fonte la busiarda.it

Ok, questo obbrobrio sta a due passi dall'asilo. Avete letto quanto viene a costare per il comune. Ma non importa.

Quello che conta è sgomberare gli sporchi squatter! Non pensare a tutti gli edifici che le olimpiaidi ci han lasciato sul groppone e di cui non si sa più che farne. 

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Asilo Squat sotto sgombero

fonte www.informa-azione.info 

L'asilo occupato Principe di Napolie è a rischio di sgombero a causa
dell'associazione Fratia (Fratellanza in rumeno) Italia-Romania che,
decisa ad ampliare i propri locali siti in C.So Giulio Cesare 29bis, ha
adocchiato la nostra casa. L'Associazione ha infatti inoltrato da tempo
all'assessore alle politiche di integrazione Ilda Curti la richiesta di
assegnazione dell'edificio, ben consapevole che lo stabile non è un
edificio vuoto e inutilizzato, ma una casa occupata viva e pulsante da
13 anni, abitata da molte persone, tra cui una famiglia. A questo punto
entra in gioco il consigliere comunale dell'UDC Antonello Angeleri e
Federica Scanderebech, che, attraverso un'interpellanza in consiglio comunale,
sollecita Ilda Curti a valutare positivamente la richiesta di Fratia,
d'altra parte la quale migliore occasione per mettere in atto quella
politica di "assegnazioni-lampo", sperimentata più volte negli ultimi
tempi a Torino e in Italia, che prevede lo sgombero di case occupate
(ad esempio, Fenix, Alcova e Rosalia) seguita da una rapida
assegnazione di questi edifici ad associazioni che offrono "servizi per
il cittadino".
Il consigliere comunale dell'UDC non si lascia scappare l'occasione di
far colpo, in previsione delle future elezioni, sui cittadini sensibili
alla "Torino multietnica", nonchè sulla vasta comunità rumena presente
in città, del resto gli squatters in tanti anni non si sono mai degnati
di collaborare con le istituzioni comunali e, per giunta, non vanno
neanche a votare.
Comodamente seduti sulle rispettive poltrone, il consigliere e
l'assessore attendono l'inizio dello scontro che vede da una parte gli
abitanti e i simpatizzanti di tute le case occupate di Torino e
dall'altra l'Associazione Fratia: proprio un bel siparietto, quello che
ci vuole per distrarre la cittadinanza mentre si gonfia il bluff
olimpionico (con le casse comunali piene di debiti, speculazioni e
devastazioni, faraoniche strutture pubbliche inutilizzate come il
Palafuskas in P.zza dell Repubblica) e dare da lavorare ai cronisti
sempre affamati di notizie torbide su squatters e immigrati.
Per evitare una guerra tra poveri,
ponendosi in tal modo al di sopra dalle manovre interessate dei
politici in questione, siamo andati ad incontrare la settimana scorsa
la responsabile di Fratia: la risposta della responsabile è stata poco
disponibile e vagamente strafottente (ci ha consigliato di trovarle noi
un altro posto se non vogliamo che si prenda casa nostra) facendoci
pensare che dietro la richiesta dell'assegnazione non ci sia
semplicemente la ricerca di una nuova sede, ma un nuovo attacco alle
occupazioni cittadine, che per la sua attuazione si fa scudo di temi e
di realtà ultimamente di gran moda come quelle che operano nell'ambito
dell'integrazione dele comunità straniere in città.
Questa volta tocca a noi, ma non è difficile a pensare ad altre
"repliche" nel caso questa farsa si dimostrasse un successo: per questo
invitiamo tutti coloro che hanno a cuore questa casa e le occupazioni a
manifestare la loro solidarietà e a partecipare alle prossime iniziative che saranno indette per impedire lo sgombero

Asilo Occupato Principe di Napoli

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Vota Angeleri, Vota Scandeberech! Vota l’idiozia!

Leggiamo l'interpellanza parlamentare proposta da Scandeberech e Angeleri dell'UDC il giorno 4 settembre 2007.

INTERPELLANZA: "QUALE FUTURO PER L'EX ASILO PRINCIPE DI NAPOLI?"

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

RILEVATO

che l’edificio di proprietà
comunale che si trova in via Alessandria 12 denominato "Ex Asilo
Principe di Napoli" non pare avere a tutt’oggi alcuna destinazione e
anzi appare in stato di semi abbandono e occupato da gruppi che non
hanno alcun titolo per farlo;

CONSIDERATO CHE

  • è giunta voce a questo
    Gruppo Consiliare che via sia una associazione culturale che si occupa
    anche dell’integrazione dei cittadini stranieri presenti sul nostro
    territorio, la quale ha fatto domanda perché tali locali le venissero
    concessi in uso in cambio di una totale ristrutturazione degli edifici
    totalmente a carico della stessa associazione, senza che dunque vi sia
    alcun costo per il Comune e in accordo con le indicazioni fornite da
    questa stessa Amministrazione;
  • la stessa associazione
    avrebbe poi garantito un utilizzo futuro dell’edificio ristrutturato
    per le attività dell’associazione assicurandone una fruizione
    improntata al sociale e in accordo con il territorio;
  • a questa richiesta,
    presentata all’incirca cinque mesi fa, parrebbe non essere mai stata
    data alcuna risposta né affermativa e neppure negativa.

INTERPELLANO

Il Sindaco e gli Assessori competenti per sapere:

  1. se corrisponda al vero
    che esiste una richiesta da parte di una associazione culturale per la
    concessione dei locali di via Alessandria 12 denominati "Ex Asilo
    Principe di Napoli";
  2. se l’Assessore sia o meno
    d’accordo con la richiesta fatta da detta associazione per un recupero
    dei locali dell’edificio per destinarli a un utilizzo di tipo
    associativo orientato al sociale;
  3. se esistano delle remore,
    e quindi per questo sia stato necessario molto tempo per arrivare a una
    decisione, a destinare l’edificio a una associazione che garantirebbe
    una totale ristrutturazione a titolo praticamente gratuito;
  4. se risulti vero che tali locali siano a tutt’oggi occupati abusivamente da altri gruppi associativi.

 

F.to: Antonello Angeleri

Federica Scanderebech

 

Ora… come diavolo non si sono resi conto che l'edificio di via alessandria 12 è occupato da 13 anni?

Tredici anni di vita e esperienze vissute all'interno.

Ma
queste sono cose che non importanto e non si sanno. Del resto, Scanderebech padre,
le uniche volte che gira  per strada lo fa di notte, per attacchinare i manifesti elettorali di se e della figlia. Che leggiamo, a quanto pare ha preso da lui.

Loro SI che sono nel quartiere e cosa ci succede!

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Non ci stiamo ad una guerra tra poveri

Da meno di una settimana circola la voce che l'Asilo Occupato
di via Alessandria 12 sia sotto sgombero. Può essere che siano solo
voci, ma quello che sappiamo è che lo stabile è stato assegnato
all'associazione Fratia (associazione di promozione culturale italia Romania), dall'assessore alle "politiche per l'integrazione" Ilda Curti, in seguito ad una interpellanza proposta da Antonello Angeleri, dell'UDC, non considerando quello che c'è all'interno.
E questo non ci piace per due motivi. Il primo è che ci disgusta una
guerra tra poveri, perchè i romeni, come del resto persone di qualunque
nazionalità, sono passati dall'Asilo squat e siamo con loro in strada e per il quartiere. Alcuni vengono ogni tanto a cena il martedì a casa da noi. Già…
… e qui arriviamo al secondo punto. L'Asilo Squat è un posto storico oramai. Occupato nel gennaio 1995, da quasi 13 anni continua a proporre iniziative.
La cena del martedì, benefit per gli inguaiati dalla legge, i benefit
per radio Blackout (105.250 Fm), gli incontri No Tav, sulle nocività,
gli incontri antipsichiatrici, le serate bellavita, lo spazio
distribuzioni, la zona internet, e la palestra accessibili a tutti gli
amici che passano constantemente da qui, a fare due chiacchiere, a
mangiare qualcosa, a ritrovarci.
Oltre allo spazio per vivere per gli occupanti e le loro famiglie.
Isola felice in una torino trasformata, dopo una epidemia di sgomberi e
repressione, volta a sopprimere il dissenso e i luoghi di aggregazione,
per cercare di indirizzarci tutti in posti mercificati e controllati,
sorridendo ad ogni sopruso e reprimendo la rabbia che abbiamo dentro.
Questa volta siamo noi ad essere nel mirino, la storia di queste quattro mura.
Naturalmente non ci va, rimarremo qui, ed invitiamo tutti gli amici a passare da noi.

Continuiamo e non ci fermiamo, incominciando dalla cena di martedì 2 ottobre, in cui vi racconteremo meglio la situazione.

Torino, sabato 29 settembre 2007

Gli Occupanti dell'Asilo Squat, Via Alessandria, 12.

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Torino in Guerra

Sembra che vogliano sgomberare l'Asilo occupato a Torino.

Prevediamo mesi caldi qui nel freddo nord, iniziative e dimostrazioni o quello che l'originalità detterà gli animi di chi ha deciso di dire no a questa circolo vizioso di repressione e eliminazione del dissenso.

Ecco perchè nasce questo spazio, per monitorare e dare visibilità a quello che succederà in questo periodo.

Se vedete qualcosa di strano inviateci il materiale che lo ripubblicheremo. Vediamo quanto riuscirete ad essere originali!

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Traduzioni Asilo Squat Sotto Sgombero:
Italiano || Inglese || Francese || Spagnolo

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